mercoledì 28 febbraio 2007

Supersize me



A mio avviso (e dopo aver visto questo film a ragione) McDonald's è il metodo di suicidio più gettonato del nuovo millennio... peccato che sia inconsapevole! Un film che consiglio di vedere a tutti, anche solo a titolo informativo: bisogna sapere cosa si mangia e, se si vuole, una volta saputo cosa si mangia, continuare a farlo a proprio rischio e pericolo. Già la stretta somiglianza tra Ronald e IT dovrebbe essere un'avvisaglia niente male, ma non dite che non vi avevo avvertito!

sabato 17 febbraio 2007

Break time


Fino al 28 febbraio il blog si prende una pausa, perchè devo preparare un esame (sociologia dei processi culturali e comunicativi) e sono abbastanza indietro, quindi mi vedo costretta ad allontanare ogni distrazione: internet, boy (oddio sembro una di top girl se uso questo termine!! AAAAARGHH!!), fumetti, dvd, videogames, libri e quant'altro.
Dopo questo ritiro, se non mi sono suicidata in preda a psicosi indotta dai pensieri contrastanti di Weber e Durkheim (due che si sarebbero scannati volentieri perchè parlavano della stessa cosa, ma per uno era bianca e per uno era nera), ricomincerò a postare con lodevoli intenti: continuare a parlare dell'ambiente, rimpolpare alcune sezioni che un po' piangono (tipo la tv serial e on my mind) ed aggiungerne una nuova in cui raccogliere le canzoni indispensabili per la formazione spirituale/affettiva di una persona (o almeno per me è stato così), perchè un blog più vario è più piacevole, no?
Fatemi in bocca al lupo.
E a presto!!!!

lunedì 12 febbraio 2007

I 10 comandamenti del nuovo millennio


Ancora da donnamoderna:

"L'umanità è seduta su una bomba ad orologeria. Se la maggioranza degli scienziati del mondo ha ragione, ci rimangono solo dieci anni per allontanare una catastrofe che potrebbe spedire l'intero pianeta verso un collasso di dimensioni epiche che comporterebbe climi estremi, inondazioni, siccità, epidemie e ondate di calore al di là di qualsiasi cosa abbiamo mai provato. E saremo noi la causa della catastrofe. Se questa vi sembra una visione troppo apocalittica... pensateci meglio".

Con queste parole, Al Gore vicepresidente degli Stati Uniti dell'era Clinton, sconfitto per un pugno di voti nelle elezioni presidenziali del 2000, fervido sostenitore della difesa dell'ambiente - introduce una scomoda verità. Da poco uscito nelle sale italiane, questo documentario è incentrato sulle cause - e sui possibili rimedi - del cambiamento climatico in corso sulla Terra. Da anni, Gore organizza meeting e conferenze da un capo all'altro degli Stati Uniti per affrontare questo tema insieme a ricercatori e studiosi, ma anche per sensibilizzare la gente comune.

Ma cosa si intende per "cambiamento climatico"? Lo hai provato sulla tua pelle nei giorni più caldi di questo gennaio anomalo, come lo hanno vissuto purtroppo drammaticamente gli abitanti di molti paesi del Nord Europa colpiti dall'uragano Kyrill, un fenomeno tipico dei climi caldi e tropicali. Il biossido di carbonio e altri gas riscaldano naturalmente la superficie del nostro pianeta trattenendo il calore solare nell'atmosfera, da alcuni anni a questa parte, però, l'utilizzo di carbone, gas e petrolio e la distruzione delle foreste hanno incrementato drammaticamente la quantità di biossido di carbonio nell'atmosfera terrestre e ciò ha fatto salire a dismisura le temperature.

Moltissimi importanti studiosi e meteorologi concordano nel sostenere che questo fenomeno è pericolosissimo e ha già causato danni irreparabili come lo scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia (raddoppiato negli ultimi dieci anni) o l'aumento della frequenza degli uragani (quelli più violenti sono raddoppiati negli ultimi trent'anni).

Sicuramente ti starai chiedendo "Cosa posso fare io da sola?" E qui sta il bello, perché non sei sola! Siamo in tante a voler fare la nostra piccola parte per "pesare meno" sul nostro pianeta e la cosa migliore è cominciare dalle piccole cose di tutti i giorni. Ecco 10 mosse da fare fin da subito per limitare l'inquinamento e il riscaldamento dell'ambiente, 10 buoni propositi che non pesano sul tuo stile di vita e fanno anche bene al portafogli. Take action!

1. Pulisci spesso le lampadine, la polvere ne diminuisce la luminosità, e quando una si rompe, sostituiscila con una a fluorescenza: a parità di emissione luminosa consuma molto meno elettricità e dura più a lungo.


2. Utilizza sempre lavatrice e lavastoviglie a pieno carico, risparmierai energia e acqua. Tieni pulito il filtro della lavastoviglie e aggiungi il prodotto apposito, o in alternativa del sale grosso, nel contenitore per prevenire le incrostazioni calcaree che riducono l'efficienza.


3. Lo stand-by degli elettrodomestici (la famosa lucetta rossa) assorbe circa il 13% dell'energia consumata da una famiglia in un anno. Se vuoi risparmiare e inquinare meno, quando non usi la tv, lo stereo o il computer, spegnili del tutto. Inoltre, non lasciare sempre attaccati alla presa i caricabatteria di cellulari e telecamere, continuano a consumare energia!


4. Attraverso le finestre passa quasi il 50% della dispersione termica di un appartamento. Installa i doppi vetri, il tuo riscaldamento renderà molto di più e sarai anche isolata dai rumori esterni.


5. Il riscaldamento centralizzato causa un grande spreco di energia, se non puoi passare a quello autonomo, c'è una soluzione ecologica e meno onerosa: la contabilizzazione del calore. Ogni condomino sarà così libero scegliere la temperatura di casa sua e ognuno pagherà solo ciò che consuma. Se invece hai il riscaldamento autonomo, accanto al termostato centrale (un cronotermostato è l'ideale, regola la temperatura nell'arco della giornata) fai installare anche delle valvole termostatiche. Collocate su ciascun termosifone, ti consentiranno di regolare la temperatura in modo differenziato da stanza a stanza, grazie all'apposita manopola graduata. Potrai risparmiare fino al 20%.


6. Preferisci l'acqua del rubinetto a quella delle bottiglie, è potabile e controllata. Se ti sembra che abbia odore di cloro, lasciala riposare in una brocca per qualche minuto prima di berla.


7. Separa sempre la carta dalla plastica, dall'alluminio, dal vetro e dagli altri materiali e raccogli l'umido a parte. La raccolta differenziata diminuisce moltissimo il volume dei rifiuti che affluiscono alle discariche e permette il riciclaggio dei materiali.


8. Cerca di usare i mezzi pubblici ogni volta che puoi, e se guidi, mantieni una velocità costante: le improvvise accelerazioni e frenate aumentano il tuo consumo di carburante (e l'inquinamento) del 30%.


9. Installa sui rubinetti e sulla doccia i regolatori di flusso (li trovi nei negozi di casalinghi o in ferramenta). Sono delle piccole valvole che miscelano l'acqua all'aria garantendoti un flusso invariato ma allo stesso tempo riducendo lo spreco di acqua.


10. Pianta un albero! Nel corso della sua vita, un albero assorbe una tonnellata di ossido di carbonio, trasformandolo in ossigeno.

Detto questo vi rimando al decalogo di caterpillar (radio2), programma promotore dell'iniziativa m'illumino di meno. Vi ricordo, inoltre, che il 16 febbraio è la giornata nazionale del risparmio energetico.

Per riflettere


Tratto da donna moderna

Perché fa sempre più caldo?
"I colpevoli sono il Niño e l'effetto serra. Il primo è un fenomeno naturale che avviene ogni 4 o 5 anni" dice Antonio Navarra, climatologo e direttore del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici. "L'Oceano Pacifico si scalda e le nubi che evaporano arrestano i venti e fanno salire la temperatura. Ma il Niño viene aggravato dal surriscaldamento della Terra da effetto serra".

Di quanto è salita la temperatura negli ultimi decenni?
"Dal 1961 a oggi la colonnina di mercurio del pianeta, come media annuale, è salita da 15,5 a 16 gradi. In Italia l'aumento è stato maggiore: da 15,14 a 16,03" dice Mario Giuliacci, meteorologo del Centro Meteo Epson di Milano.

Quale è stato l'anno più caldo della storia?
"Il 2005. Seguono il 1998, il 2003, il 2004, il 2006 e il 2002" dice Giuliacci.

Che cosa è l'effetto serra?
"La terra è avvolta da una coltre di gas, il più importante dei quali è l'anidride carbonica, o Co2, che trattiene il calore del sole come i vetri di una serra. Se non ci fosse, il pianeta sarebbe ghiacciato e la vita impossibile. Ma se i gas aumentano la temperatura sale e il clima cambia" spiega Navarra.

Non sono normali i cambiamenti climatici?
"No, quando si realizzano così velocemente" dice Massimiliano Rocco, esperto di conservazione delle specie del Wwf. "La natura ha sempre impiegato migliaia di anni per portare a termine certi cambiamenti. Così l'uomo e le altre specie avevano a disposizione il tempo per adattarsi".

È vero che il Mediterraneo è una delle aree più colpite dal mutamento del clima?
"Sì. Niño ed effetto serra fanno sì che l'Europa mediterranea non cada più sotto l'influenza dell'anticiclone delle Azzorre, ma di quello africano" spiega Giuliacci. "Il risultato sono estati torride e inverni con poca neve".

Perché aumentano i gas serra?
"In buona parte per colpa dell'uomo" dice Navarra. "Il 50 per cento dell'effetto serra è dovuto all'anidride carbonica, un gas prodotto da auto, industrie e impianti di riscaldamento. E dall'Ottocento la sua concentrazione è salita del 30 per cento".

Quali sono le conseguenze più gravi dell'aumento dei gas serra?
"Lo scioglimento dei ghiacci che solleva i mari. Quindi la desertificazione di aree temperate. Infine l'aumento dei fenomeni estremi, come siccità e alluvioni" spiega Navarra.

Di quanto salirà la temperatura del Pianeta?
"L'Ipcc, il comitato di esperti incaricato dall'Onu di studiare il problema, ha appena presentato un rapporto in cui si parla di un aumento della temperatura entro il 2100 da un minimo di 1,4 gradi a un massimo di 5,8" dice Guido Visconti, climatologo dell'Università degli Studi a L'Aquila. "Ogni grado d'aumento sposta i nostri ecosistemi a Nord di 150 chilometri".

Diremo addio ai cappotti?
"Li porteremo meno, ma dovremo tenerli appesi nell'ingresso per due terzi dell'anno" dice Giuliacci. "L'inverno sparirà. Al suo posto avremo una lunga primavera con pioggie forti e improvvise. Quindi estati torride e autunni funestati da acquazzoni".

L'uragano Kyrill a metà gennaio ha sconvolto il Nord Europa. Dovremo convivere con gli uragani?
"Kyrill è stato il più violento della storia d'Europa" dice Giuliacci. "Ma ce ne saranno altri così. Per i cambiamenti climatici, l'anticiclone delle Azzorre si sente poco anche al Nord. Al suo posto il ciclone d'Islanda porta gelo e tempeste".

Scieremo ancora in inverno?
"Se nulla cambia, il 75 per cento dei ghiacciai europei rischia di scomparire entro il 2050. Sotto i duemila metri, potremmo non sciare più. E anche oltre quella quota servirà spesso la neve artificiale" dice Navarra.

Di quanto è destinato a salire il livello dei mari?
Dice Visconti: "Negli ultimi 100 anni è cresciuto di 30 centimetri. Ma entro il 2100 potrebbe salire da un minimo di 88 centimetri a un massimo di 6 metri. Il secondo scenario è improbabile. Il primo quasi certo".

Le spiagge italiane saranno divorate dal mare?
"Se non faremo nulla, diremo addio alle spiagge adriatiche che vanno da Monfalcone a Rimini" spiega Visconti. "Ma entro la fine del secolo il mare potrebbe divorare anche il litorale da Carrara alla foce del Tevere".

Venezia sprofonderà?
"Sì, se il mare crescerà di qualche metro" dice Visconti. "Se, come è più probabile, le acque cresceranno meno di un metro, potremmo salvarla costruendo barriere salva costa".

Nuoteremo tra alghe, meduse e pesci tropicali?
"Certamente" afferma Massimiliano Rocco del WWF. "Già ora dall'Oceano Indiano arrivano nel Mediterraneo barracuda e pesci pappagallo. E il calore aumenta fioritura delle alghe e nascita di meduse".

Alcune zone d'Italia potrebbero diventare desertiche?
"Nel Sud Italia in meno di 100 anni si avrà la diminuzione del 50 per cento delle piogge estive" spiega Visconti. "Parte della Sicilia diventerà una propaggine del Sahara".

Spariranno le arance di Sicilia?
"Sì, se con il caldo avanza il deserto. Ma gli aranceti, per l'aumento della temperatura, potrebbero finire in Toscana. Al posto degli ulivi, costretti a spostarsi verso climi più freschi".

Salirà il prezzo di frutta e verdura?
Spiega Rocco: "È probabile, perché i cambiamenti climatici danneggiano l'agricoltura. Gli sbalzi di quest'inverno, per la Coldiretti, rischiano di provocare danni per un miliardo di euro".

Aumenteranno le alluvioni?
"In autunno sì, per gli acquazzoni che scaricheranno l'umidità accumulata nell'estate torrida" dice Giuliacci.

Questo inverno anomalo ci ha fatto bene o male alla salute?
"Sinora è stato caldo e ha fatto bene a chi soffre di reumatismi e a ipertesi e cardiopatici. Male agli allergici: senza pioggia le mucose si irritano per le polveri nell'aria" dice Emilio Minelli, medico del Centro di ricerche in bioclimatologia medica dell'Università degli Studi di Milano.

Rischiamo ancora estati killer come quella del 2003?
"Dopo un inverno caldo, l'estate è torrida" dice Minelli. "Un pericolo per cardiopatici, ipotesi e ipertesi".

Chi ha il mal di tempo starà peggio?
"Sì. I meteoropatici soffrono gli sbalzi di temperatura. I sintomi sono dolori articolari, stress e insonnia. E nei casi gravi palpitazioni" dice Minelli.

L'influenza sparirà?
Dice Minelli: "No, ma le malattie da raffreddamento si dimezzeranno".

Arriveranno malattie sconosciute o dimenticate?
"Entro il 2050 in Europa avremo probabilmente epidemie di malaria per l'arrivo di una zanzara africana parente di quella tigre" spiega Minelli.

Con il tempo che fa i capricci, diventeremo più miti o aggressivi?
"Saremo più nervosi" dice la psicologa Maria Elisa Campanini, collaboratrice di Riza psicosomatica. "Gli sbalzi di temperatura accrescono sbalzi d'umore, irritabilità, ansia. E chi soffre di depressione stagionale, rischia di sentirsi giù tutto l'anno".

C'è un piano mondiale per affrontare il problema del clima?
"È il protocollo di Kyoto, firmato il 16 febbraio del 2005 da tutti i Paesi industriali tranne gli Stati Uniti. Prevede entro il 2012 l'abbattimento dei gas serra del 6 per cento" spiega Katiuscia Eroe, esperta di cambiamenti climatici di Lega ambiente. "Ma per arrestare la crescita dell'effetto serra dovrebbero essere tagliati del 70 per cento! Per questo il prossimo marzo l'Unione Europea discuterà di ridurli del 30".

L'Italia che cosa sta facendo?
"In base al protocollo di Kyoto, doveva ridurre le emissioni. Invece sono cresciute del 13 per cento" dice Eroe. "L'ultima Finanziaria prevede sgravi fiscali per chi installa pannelli solari e caldaie "verdi". E 600 milioni di euro per ridurre le emissioni inquinanti. Ma in altri Paesi si fa di più. La Germania, con solare ed eolico, nel 2020 avrà il 20% dell'energia pulita".

Ognuno di noi può fare qualcosa?
"Il 30 per cento dei gas serra sono prodotti dalle famiglie. Qualche esempio per ridurli. Quando spegnete la tv con il telecomando resta accesa una spia: spenta vale 79 chili di anidride carbonica in meno l'anno. Cinque lampadine da 100 watt a basso consumo ne distruggono 175 chili. Chi spegne lo scaldabagno elettrico di giorno ne abbatte 2.135. E chi non usa l'automobile un giorno al mese 180 chili l'anno".

Il 2006 è stato un anno di caldo eccezionale. Come sarà il 2007?
"L'anno più caldo della storia. Preparate i ventilatori" dice Giuliacci.

domenica 11 febbraio 2007

Eolì eolà


Un mio collega mi ha inviato un interessante file che ci mette di fronte ad un quesito: Eolo, la vettura che avrebbe fatto a meno della benzina è stata fatta sparire. Perché?

Vi posto il testo:

"VIVAMO IN UN MONDO DOVE DEI BASTARDI CI VOGLIONO FAR CREDERE CHE IL PETROLIO E' IMPORTANTE QUANTO L'ACQUA

Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la Eolo (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina,leggerissima ed ultraresistente.
Capace di fare 100 Kmcon 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di 110 Km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive nell'uso urbano.
Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata d'estate per
l'impianto di condizionamento.

Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il compressore presente all'interno dell'auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento.
Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta.
Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni di lire, nel suo allestimento più semplice.

Qualcuno l'ha mai vista in Tv?

Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito di eoloauto venne subissato di richieste di prenotazione: chi vi scrive fu uno dei tanti a mettersi in lista d'attesa, lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all'inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato sull'autodistruzione di tutti per il profitto di pochi.
Insomma l'attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure stranamente da un certo momento in poi non si hanno più notizie.
Il sito scompare, tanto che ancora oggi l'indirizzo www.eoloauto.it risulta essere in vendita.
Questa vettura rivoluzionaria, che, senza aspettare 20 anni per l'idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi, scompare senza lasciare traccia.
A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è nella testa di tutte le persone che hanno visto, hanno passato parola, hanno usato Internet per far circolare informazioni.
Tant'è che anche oggi, se scrivete su Google la parola "Eolo", nella prima pagina dei risultati trovate diversi riferimenti a questa strana storia.
Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti. Il progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita, quando gli si chiede il perché di questi ritardi continui. I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente in cassa integrazione senza aver mai costruito neanche un'auto.
I dirigenti di Eolo Auto Italia rimandano l'inizio della produzione a data da destinarsi, di anno in anno.
Oggi si parla, forse della prima metà del 2006...
Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda? Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti.
La benzina oggi, l'idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben progettati.
Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi nè di cambi olio,che sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto energia elettrica non fa guadagnare abbastanza.
Quindi deve essere eliminata, nascosta insieme a chissà cos'altro in quei cassetti di cui parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche ragioniere della F**t o della E**o, dove non possa far danno ed intaccare la grossa torta che fa grufolare di gioia le grandi compagnie del petrolio e le case costruttrici, senza che "l'informazione" ufficiale dica mai nulla, presa com'è a scodinzolare mentre divora le briciole sotto al tavolo...."

Grazie a Gianluca per la segnalazione

venerdì 9 febbraio 2007

Comunicazione di servizio


Come mi ha fatto notare Vera (ancora grazie grazie), posto un po' troppe cose tutte insieme, quindi alcune vanno a perdersi nei meandri dei post più vecchi. Quando avete un po' di tempo, se vi va (se non vi va, non fa niente e non mi arrabbio ^_^) e se vi interessa, potete fare qualche passo indietro per vedere cosa vi siete persi, nel frattempo io prometto che smetterò il postaggio selvaggio e sarò più accorta.
Grazie a tutti del sostegno, dei consigli e dei commenti!

mercoledì 7 febbraio 2007

Biopolis



Oggi sono andata in un supermercato biologico, molto piccolo ma moooolto interessante. Credo che tutti quelli che dicono ad un vegano MA ALLORA COSA MANGI? dovrebbero entrare in uno di questi posti e si sarebbero già risposti da soli. Sono entrata e una strana sensazione mi ha assalito: ero emozionata. Ho visto cose (... che voi umani non potete nemmeno immaginare) che avevo solo sentito nominare e sembravano anche piuttosto invitanti, e ho trovato cibi che adoro ma credevo di non poter mai mangiare in italia (made in Japan)! Ecco cosa ho comprato per cominciare:
Tofu (mi piace, lo so, l'ho già mangiato), seitan (per cominciare, da ignortante, ho preso un hamburger di seitan con spinaci. Mi spaventava un po' tornare a casa con un cibo mai visto nè conosciuto e doverlo cucinare senza sapere da dove cominciare), wurstel di tofu, tortellini senza latte e senza uovo, maionese senza uovo, mochi, salsa di soia, zenzero, crostatine di riso senza latte e senza uova, barrette ai cereali, azuki (io li adoro). Mi sono contenuta, ma avevano molte altre cose interessanti e poi all'interno c'è anche un'erbosisteria con prodotti non testati e bio, e ha anche i detersivi!
Se non fosse che mia nonna sta male, sarebbe una bellissima giornata!
Questa sera è già prevista zuppa di farro, ma domani voglio assaggiare il seitan!!
Grazie a chi mi sta appoggiando.

La prova dell'insensibilità



Vi racconterò il cinico siparietto che si è mostrato alla prova del cuoco (il programma della Clerici) poco fa:
erano ospiti due cuochi (un uomo e una donna) di Padova che hanno detto che avrebbero cucinato la famosa gallina padovana. L'uomo tira fuori la carne e fa: << Aspetta Antonella, ho portato anche una foto, per farvi vedere quanto è bella!>> Tira fuori la foto e la porge ad Antonella che la fa vedere in camera e dice: << Oddio quanto è bella!! è bellissima!!! Guardate quanto è carina con questo ciuffetto!! Troppo simpatica!!!>> e intanto il corpo della malcapitata veniva fatto a pezzi e farcito mentre avevano messo in sottofondo la canzone di Cochi e Renato "La gallina non è un animale intelligente" (decisamente fuori luogo in questo contesto). Credo che questa sia una scena di dubbio gusto anche per chi vegetariano non è (io non lo sono e mi sono inorridita tanto da spengere il televisore). Dopo di che la Clerici ha sollevato una questione ovvia: Ma a voi che li allevate poi non vi dispiace ucciderli? La cuoca ha risposto di si (allora perchè lo fai, mi chiedo?), ma una voce dal fondo (credo quella di Bigazzi) ha esclamato a gran voce: NO!

Non ho parole per descrivere una scena del genere, seconda solo a quando Bevilacqua a Sereno Variabile diede da mangiare una polpetta di asino ad un asino e poi lo prese in giro dicendo: << chissà se se ne è accorto che sta mangiando sua zia o sua madre!!>> Vergogna, prima di parlare contate fino a 10!!!

martedì 6 febbraio 2007

Tornare indietro si può


Perchè non amiamo la terra? L'uomo ama. Non può non farlo, l'amore è parte integrante di lui come lombra lo è della luce: ama la vita, ciò che gli sta intorno, uscire, essere baciato dal sole e carezzato dal vento, si emoziona di fronte allo spettacolo della natura di cui è parte... Parte, non comandante supremo. Mi chiedo, perchè non fa niente? Come si fa ad avere la consapevolezza di cosa ci sta succedendo intorno ed ignorarla tanto facilmente? è una responsabilità enorme, un peso che mi porto dietro e mi schiaccia inesorabile ed è frustrante perchè si può fare qualcosa, so cosa bisogna fare e allo stesso tempo mi sento inutile perchè da sola non basto. Non ingannatevi, aprite occhi, orecchie, mente e sforzatevi di vedere al di là del vostro naso. Come si può guardare un bambino e non piangere calde lacrime di disperazione sapendo che i suoi nipoti forse sopravviveranno appena al liceo se, come dicono i giornali la Terra si estinguerà tra 80 (soli pochissimi miseri) anni? Io sono la prima che fremo all'idea di avere una famiglia, ma come si fa a fare un bambino sapendo quello che gli stiamo lasciando? Non dovremmo volere solo il meglio per lui e avere un po' di riguardo anche per noi?

Dal corriere della sera del 21 gennaio 2007
<Non ci sarebbero scuse. Se la Terra si sta avviando sempre più rapidamente al disastro a causa del riscaldamento non è colpa della natura, ma nostra, che non abbiamo ridotto l'emissione di gas serra continuando imperterriti, per esempio, a usare combustibili fossili nonostante gli accorati avvertimenti degli scienziati.
E così ora dovremo pagarne le spese.
Quali? Secondo il rapporto un incremento della temperatura da 2 a 4,5 gradi centigradi entro il 2100, con conseguente scioglimento di ghiacci, desertificazione, distruzione delle risorse agricole, ondate di caldo.
Una situazione che minerebbe radicalmente la possibilità di sopravvivenza di milioni di persone, oltre a modificare drasticamente gli scenari geo-sociali del pianeta.

I DATI - Come anticipato dal Corriere della Sera nel novembre scorso, il dato più preoccupante, che deriva da misure strumentali oggettive, è l' incremento del tasso di crescita annuo delle concentrazioni di gas serra in atmosfera, in particolare dell' anidride carbonica (Co2, il principale fra i gas serra), generata dalle combustioni. Le emissioni totali di questo gas serra sono passate da 19,8 miliardi di tonnellate annue del 1980, a 23,4 del 1990, a 26 attuali. Un incremento così rapido fa sì che gli oceani e gli ecosistemi terrestri stiano perdendo progressivamente la capacità di assorbirlo e di conseguenza aumenta il suo accumulo in atmosfera. L' attuale concentrazione di Co2, pari a 380 parti per milione, è la più alta riscontrata nell' ultimo milione di anni, come risulta dalle analisi effettuate nei ghiacci dell' Antartide; e attualmente cresce al ritmo di 2 parti per milione l' anno: il più elevato tasso degli ultimi ventimila anni.

NOI E LA NATURA - Secondo le valutazioni Ipcc, l'accumulo dei gas serra di origine antropica ha già modificato le condizioni fisiche dell' atmosfera, al punto di causare un surplus di riscaldamento o «effetto serra aggiuntivo» che vale circa l' 1,7% rispetto a quello naturale. Per la precisione, l' effetto serra naturale (dovuto in prevalenza al vapor d' acqua atmosferico) viene stimato 180 watt per ogni metro quadrato di superficie terrestre; quello aggiuntivo 3 watt. Quest' ultimo, tuttavia, è attenuato di circa il 50% dai vari tipi di inquinanti (particelle e aerosol) in sospensione nell' atmosfera, sia pure in maniera disomogenea da posto a posto. Quel che rimane dell' effetto serra aggiuntivo è, da un punto di vista fisico, perfettamente coerente con l' aumento delle temperature medie di meno di un grado osservato nell' ultimo secolo.

RIMEDI - C'è però anche qualche buona notizia: se saranno presi provvedimenti adeguati, ci dicono gli scienziati, le prospettive potrebbero in parte cambiare. Ma qui gli esperti dell'Ipcc non fanno sconti: se i Governi non adotteranno i provvedimenti suggeriti non ci saranno speranze.>>

venerdì 2 febbraio 2007

Assorbenti (sempre loro)



YATTA!!! Problema lavatrice archiviato, sto indossando un lunapad giorno rosa con una stampa a pecorelle (checcarine! ma questo non c'entra). Il ciclo sta, stranamente visto che il mio è in genere quaresimale, passando quindi sarà un test parziale, ad ogni modo le mie considerazioni per ora sono queste:
Comodi da mettere e da togliere grazie agli automatici.

Stanno abbastanza fermi ma ovviamente non hanno la colla (vi rimando al post sui lines per farvi capire quanto sia meraviglioso che non l'abbiano), quindi sono più soggetti a spostamenti, pertanto vi consiglio di mettere sopra lo slip con il lunapad una culotte (io lo facevo pure con gli altri per stare tranquilla, ma qui è più necessario).

A dispetto dello spessore, che è maggiore di quelli usa e getta, non si sentono quasi per niente: si sente uno spessore maggiore degli altri, non lo nego, ma non è affatto scomodo perchè il tutto è morbidissimo.

Le vera sensazione di freschezza, tanto professata dalle marche commerciali, è quella che sto provando ora indossando questi di cotone perchè veramente la pelle traspira, mentre con tutti gli assorbenti la sensazione di caldo, appiccicaticcio, sudaticcio e plasticoso (non fate smorfie, chi non l'ha provato almeno una volta?) è sempre dietro l'angolo.

Traspirando la pelle anche il problema odori non si pone: dicono che i lines hanno il controlla odori e ci stanno pure quelli profumati di assorbenti, ma non mi è mai capitato che profumasse di rosa quando mi andavo a cambiare! Con questi invece non si sente niente, nè profumi nè puzze sospette.

Purtroppo non posso ancora testare la capacità di assorbenza per il motivo prima citato, però per ora dò un 10.

Aggiungo altre considerazioni che mi sono sfuggite prima: si comprano su internet, sul sito della bottega della luna e si possono pagare sia in contrassegno che con carta di credito (anche postepay), ci sono dei kit già pronti che fanno risparmiare una 20ina di euro e per cominciare sono perfetti, arrivano a casa in delle bustine ermetiche di plastica per riporre le strisce se siete fuori casa e che dire del fatto che sono allegri e coloratissimi, ma esiste anche la versione biologica tutta bianca?

giovedì 1 febbraio 2007

Lines

Allora, torno a parlare di assorbentidal momento che in questi giorni mi sento particolarmente ispirata. Sconsiglio di comprare gli assorbenti della lines perchè sono prodotti dalla procter & gamble e quindi sono testati sugli animali e sono complici dei tutti i possibili misfatti che una multinazionale può permettersi, ma ora vi dò un motivo in più: hannp una colla che dire bastarda è dire poco. Non è la prima volta che lo noto, ma prima non avevo il blog e me lo tenevo per me, ora invece sarete pertecipi delle mie disavventure. Uso in genere quelli con le ali che sulla confezione (e in pubblicità) sono dichiarati "anatomici" e "aderiscono perfettamente agli slip!", grazie al piffero, aggiungo io, hanno una colla a presa rapida (a base di cemento credo) che nemmeno l'attack! Il problema è che le due alucce si sovrappongono e non si staccano più: nella migliore delle ipotesi ci metto 10 minuti a staccarle dalle mutandine, in altri casi io tiro tiro e si ha un fastidioso allungamento chilometrico delle appendici di plastica, effetto buste della spesa iper cariche che ti segano le dita, (ma le bastarde on si staccano mica!), oppure può capitare che non si stacca la parte larga e a furia di tirare li rimane in mano la parte superiore, mentre la parte inferiore con l'adesivo rimane salfamente abbracciata allo slip e l'interno di ovatta cade beffardo e schifoso (immaginate la sua condizione) a terra. Io capisco che l'assorbente che si sposta quando cammini è fastidioso e pericoloso xk si rischiano perdite, ma io dovrò pure toglierlo da lì!!! Ci tengo a dire che non sono io impedita a cambiarmi l'assorbente perchè in tanti anni non ho mai avuto problemi, è solo da un annetto a questa parte che in concomitanza con l'uscita di nuove inutili tecnologie mestruali hanno pensato di fare l'adesivo più largo, oltre a creare petali blu (???), assorbenti profumati (per quanto?), quelli che li strizzi e non esce niente (voglio sapere chi si mette a strizzarli, apparte Hannibal the Cannibal che però non ha il ciclo), quelli tanga (che ci fai? Cosa spinge una donna a non poter resistere a non indossare in tanga per 5 giorni? E sopratutto quanto sono funzionali? Bah!) ecc. ecc.

quindi abbasso la lines e la procter & gamble.