lunedì 12 febbraio 2007

Per riflettere


Tratto da donna moderna

Perché fa sempre più caldo?
"I colpevoli sono il Niño e l'effetto serra. Il primo è un fenomeno naturale che avviene ogni 4 o 5 anni" dice Antonio Navarra, climatologo e direttore del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici. "L'Oceano Pacifico si scalda e le nubi che evaporano arrestano i venti e fanno salire la temperatura. Ma il Niño viene aggravato dal surriscaldamento della Terra da effetto serra".

Di quanto è salita la temperatura negli ultimi decenni?
"Dal 1961 a oggi la colonnina di mercurio del pianeta, come media annuale, è salita da 15,5 a 16 gradi. In Italia l'aumento è stato maggiore: da 15,14 a 16,03" dice Mario Giuliacci, meteorologo del Centro Meteo Epson di Milano.

Quale è stato l'anno più caldo della storia?
"Il 2005. Seguono il 1998, il 2003, il 2004, il 2006 e il 2002" dice Giuliacci.

Che cosa è l'effetto serra?
"La terra è avvolta da una coltre di gas, il più importante dei quali è l'anidride carbonica, o Co2, che trattiene il calore del sole come i vetri di una serra. Se non ci fosse, il pianeta sarebbe ghiacciato e la vita impossibile. Ma se i gas aumentano la temperatura sale e il clima cambia" spiega Navarra.

Non sono normali i cambiamenti climatici?
"No, quando si realizzano così velocemente" dice Massimiliano Rocco, esperto di conservazione delle specie del Wwf. "La natura ha sempre impiegato migliaia di anni per portare a termine certi cambiamenti. Così l'uomo e le altre specie avevano a disposizione il tempo per adattarsi".

È vero che il Mediterraneo è una delle aree più colpite dal mutamento del clima?
"Sì. Niño ed effetto serra fanno sì che l'Europa mediterranea non cada più sotto l'influenza dell'anticiclone delle Azzorre, ma di quello africano" spiega Giuliacci. "Il risultato sono estati torride e inverni con poca neve".

Perché aumentano i gas serra?
"In buona parte per colpa dell'uomo" dice Navarra. "Il 50 per cento dell'effetto serra è dovuto all'anidride carbonica, un gas prodotto da auto, industrie e impianti di riscaldamento. E dall'Ottocento la sua concentrazione è salita del 30 per cento".

Quali sono le conseguenze più gravi dell'aumento dei gas serra?
"Lo scioglimento dei ghiacci che solleva i mari. Quindi la desertificazione di aree temperate. Infine l'aumento dei fenomeni estremi, come siccità e alluvioni" spiega Navarra.

Di quanto salirà la temperatura del Pianeta?
"L'Ipcc, il comitato di esperti incaricato dall'Onu di studiare il problema, ha appena presentato un rapporto in cui si parla di un aumento della temperatura entro il 2100 da un minimo di 1,4 gradi a un massimo di 5,8" dice Guido Visconti, climatologo dell'Università degli Studi a L'Aquila. "Ogni grado d'aumento sposta i nostri ecosistemi a Nord di 150 chilometri".

Diremo addio ai cappotti?
"Li porteremo meno, ma dovremo tenerli appesi nell'ingresso per due terzi dell'anno" dice Giuliacci. "L'inverno sparirà. Al suo posto avremo una lunga primavera con pioggie forti e improvvise. Quindi estati torride e autunni funestati da acquazzoni".

L'uragano Kyrill a metà gennaio ha sconvolto il Nord Europa. Dovremo convivere con gli uragani?
"Kyrill è stato il più violento della storia d'Europa" dice Giuliacci. "Ma ce ne saranno altri così. Per i cambiamenti climatici, l'anticiclone delle Azzorre si sente poco anche al Nord. Al suo posto il ciclone d'Islanda porta gelo e tempeste".

Scieremo ancora in inverno?
"Se nulla cambia, il 75 per cento dei ghiacciai europei rischia di scomparire entro il 2050. Sotto i duemila metri, potremmo non sciare più. E anche oltre quella quota servirà spesso la neve artificiale" dice Navarra.

Di quanto è destinato a salire il livello dei mari?
Dice Visconti: "Negli ultimi 100 anni è cresciuto di 30 centimetri. Ma entro il 2100 potrebbe salire da un minimo di 88 centimetri a un massimo di 6 metri. Il secondo scenario è improbabile. Il primo quasi certo".

Le spiagge italiane saranno divorate dal mare?
"Se non faremo nulla, diremo addio alle spiagge adriatiche che vanno da Monfalcone a Rimini" spiega Visconti. "Ma entro la fine del secolo il mare potrebbe divorare anche il litorale da Carrara alla foce del Tevere".

Venezia sprofonderà?
"Sì, se il mare crescerà di qualche metro" dice Visconti. "Se, come è più probabile, le acque cresceranno meno di un metro, potremmo salvarla costruendo barriere salva costa".

Nuoteremo tra alghe, meduse e pesci tropicali?
"Certamente" afferma Massimiliano Rocco del WWF. "Già ora dall'Oceano Indiano arrivano nel Mediterraneo barracuda e pesci pappagallo. E il calore aumenta fioritura delle alghe e nascita di meduse".

Alcune zone d'Italia potrebbero diventare desertiche?
"Nel Sud Italia in meno di 100 anni si avrà la diminuzione del 50 per cento delle piogge estive" spiega Visconti. "Parte della Sicilia diventerà una propaggine del Sahara".

Spariranno le arance di Sicilia?
"Sì, se con il caldo avanza il deserto. Ma gli aranceti, per l'aumento della temperatura, potrebbero finire in Toscana. Al posto degli ulivi, costretti a spostarsi verso climi più freschi".

Salirà il prezzo di frutta e verdura?
Spiega Rocco: "È probabile, perché i cambiamenti climatici danneggiano l'agricoltura. Gli sbalzi di quest'inverno, per la Coldiretti, rischiano di provocare danni per un miliardo di euro".

Aumenteranno le alluvioni?
"In autunno sì, per gli acquazzoni che scaricheranno l'umidità accumulata nell'estate torrida" dice Giuliacci.

Questo inverno anomalo ci ha fatto bene o male alla salute?
"Sinora è stato caldo e ha fatto bene a chi soffre di reumatismi e a ipertesi e cardiopatici. Male agli allergici: senza pioggia le mucose si irritano per le polveri nell'aria" dice Emilio Minelli, medico del Centro di ricerche in bioclimatologia medica dell'Università degli Studi di Milano.

Rischiamo ancora estati killer come quella del 2003?
"Dopo un inverno caldo, l'estate è torrida" dice Minelli. "Un pericolo per cardiopatici, ipotesi e ipertesi".

Chi ha il mal di tempo starà peggio?
"Sì. I meteoropatici soffrono gli sbalzi di temperatura. I sintomi sono dolori articolari, stress e insonnia. E nei casi gravi palpitazioni" dice Minelli.

L'influenza sparirà?
Dice Minelli: "No, ma le malattie da raffreddamento si dimezzeranno".

Arriveranno malattie sconosciute o dimenticate?
"Entro il 2050 in Europa avremo probabilmente epidemie di malaria per l'arrivo di una zanzara africana parente di quella tigre" spiega Minelli.

Con il tempo che fa i capricci, diventeremo più miti o aggressivi?
"Saremo più nervosi" dice la psicologa Maria Elisa Campanini, collaboratrice di Riza psicosomatica. "Gli sbalzi di temperatura accrescono sbalzi d'umore, irritabilità, ansia. E chi soffre di depressione stagionale, rischia di sentirsi giù tutto l'anno".

C'è un piano mondiale per affrontare il problema del clima?
"È il protocollo di Kyoto, firmato il 16 febbraio del 2005 da tutti i Paesi industriali tranne gli Stati Uniti. Prevede entro il 2012 l'abbattimento dei gas serra del 6 per cento" spiega Katiuscia Eroe, esperta di cambiamenti climatici di Lega ambiente. "Ma per arrestare la crescita dell'effetto serra dovrebbero essere tagliati del 70 per cento! Per questo il prossimo marzo l'Unione Europea discuterà di ridurli del 30".

L'Italia che cosa sta facendo?
"In base al protocollo di Kyoto, doveva ridurre le emissioni. Invece sono cresciute del 13 per cento" dice Eroe. "L'ultima Finanziaria prevede sgravi fiscali per chi installa pannelli solari e caldaie "verdi". E 600 milioni di euro per ridurre le emissioni inquinanti. Ma in altri Paesi si fa di più. La Germania, con solare ed eolico, nel 2020 avrà il 20% dell'energia pulita".

Ognuno di noi può fare qualcosa?
"Il 30 per cento dei gas serra sono prodotti dalle famiglie. Qualche esempio per ridurli. Quando spegnete la tv con il telecomando resta accesa una spia: spenta vale 79 chili di anidride carbonica in meno l'anno. Cinque lampadine da 100 watt a basso consumo ne distruggono 175 chili. Chi spegne lo scaldabagno elettrico di giorno ne abbatte 2.135. E chi non usa l'automobile un giorno al mese 180 chili l'anno".

Il 2006 è stato un anno di caldo eccezionale. Come sarà il 2007?
"L'anno più caldo della storia. Preparate i ventilatori" dice Giuliacci.

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